"Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza" (Dante)

domenica 24 giugno 2012

IL SACRIFICIO DI IFIGENIA

Lucrezio,poeta latino e autore del De Rerum Natura,si propone di mostrare come i più gravi fatti di empietà e ingiustizia siano da imputarsi a quel timore degli dei,per spiegare questa tesi l'autore ricorre all'exemplum del sacrificio di Ifigenia.I Greci,riuniti sulla spiaggia di Aulide,stanno per prendere il mare alla volta di Troia,ma ciò non è possibile a causa dei venti contrari.Interrogati gli indovini,si viene a sapere che gli elementi non sono favorevoli a causa di Artemide,adirata con Agamennone,che durante una battuta di caccia ha ucciso una cerva sacra alla dea.La morte dell'animale sacro richiede un'espiazione alla pari,che si configura come sacrificio della figlia del colpevole dell'atto sacrilego.Agamennone,pur a malincuore,è costretto a sottostare al volere della dea.Odisseo viene inviato quindi alla reggia di Micene per dare a Clintennestra(moglie di Agamennone) e a Ifigenia(la figlia maggiore) il falso annuncio che la fanciulla sposerà Achille,per il bene della Grecia.Grazie a questa menzogna si ottiene che la giovane si rechi in Aulide del tutto ignara di ciò che l'attende.Tutto ciò si compie attorno all'altare di Diana,la greca Artemide.Considerata "Dea della caccia",in quanto regna nell'ambito della ferinità,si connette anche,nella veste lunare di Selene,alla sfera della procreazione e delle nozze.Con il fratello Apollo ,Diana è responsabile delle morti di madri e neonati.Lucrezio con questo mito vuole denunciare la crudeltà di una religio che opprime sotto il suo giogo la vita umana,la riempe di timori ed è perfino capace di spingere a gesti criminali.Solo la conoscenza della dottrina che rivela la natura materiale del mondo,dell'uomo e dell'anima garantisce la libertà dalla superstizione.

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